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SC Malattie Infettive e Tropicali I, osp. Amedeo di Savoia, Torino SS Medicina dei Viaggi
ASL Città di Torino

Meningite meningococcica


Che cos’è?

E' una malattia batterica causata dal batterio Neisseria meningitidis. La malattia è ubiquitaria, ma sono presenti aree di iperendemia (America latina, Africa) e focolai epidemici estesi. Le regioni dell'Africa dove si verificano le più devastanti epidemie è chiamata "fascia della meningite" e va dal Senegal-Gambia ad ovest all'Etiopia-Kenia ad est passando per il Mali, il Burkina Faso, la Nigeria, il Niger, il Chad, la RCA, il Sudan, l'Uganda e la Tanzania.
 

La trasmissione avviene per contatto diretto aereo attraverso le goccioline di saliva, ed è favorita dal contatto stretto (nelle abitazioni, nei luoghi affollati ecc.).


Come si manifesta la malattia?

Il periodo di incubazione è in media di 2-3 giorni. La malattia ha esordio acuto caratterizzato da febbre, cefalea, alterazioni dello stato di coscienza dal semplice disorientamento al coma, fenomeni emorragici. Si tratta di una malattia potenzialmente letale ed è una emergenza medica e deve essere trattata di conseguenza.


Cosa si può fare?

E' disponibile un vaccino costituito dall'antigene capsulare dei batteri. E' efficace per 5 anni negli adulti, mentre nei bambini piccoli l'efficacia ha durata minore. La vaccinazione è indicata per coloro che si stabiliscono nelle aree di maggiore endemia ed hanno stretti contatti con la popolazione. In caso di epidemia o di contatto con paziente affetto da meningite meningococcica è anche possibile fare una chemioprofilassi con rifampicina (600 mg due volte al giorno per due giorni negli adulti, 10 mg/kg due volte al giorno per due giorni nei bambini) o con ciprofloxacina (500 mg in dose unica, soltanto negli adulti) o Ceftriaxone (adulti 250 mg i.m. , bambini 125 mg in dose unica).


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